Cardiopatia e Depressione
– L’interferenza tra patologie cardiovascolari e depressione è reciproca: la patologia cardiovascolare, a seguito della disabilità che spesso comporta, è un fattore di rischio per la depressione (disturbo affettivo) che può provocare o aggravare disturbi coronarici, ictus, pressori, e raddoppiare il rischio di sviluppare disturbi cardiovascolari nella popolazione sana.
– La depressione a sua volta influisce sul del danno vascolare :1 scarsa compliance alla terapie, 2- riduzione dell’attività fisica, 3- mantenimento del tabagismo, 4- obesità da fame compensatoria, 5- ipercolesterolemia da scarsa attenzione al regime alimentare.
– Interagiscono anche altri fattori: 1-il ruolo di meccanismi fisiologici (attivazione dell’asse ipotalamo-surrene e l’ipertono adrenergico) e le sue alterazione come 2- ipercoagulabilità, 3- processi infiammatori (per gli elevati livelli di citochine e marker infiammatori nel sangue di pazienti depressi) che aumentano il rischio cardiovascolare, e, inversamente, 4- il danno endoteliale stimola un processo infiammatorio, che può favorire lo sviluppo della depressione, innescando un circolo vizioso, come anche lo 5- Stress.
– La terapia farmacologica, oggi molto efficaci grazie alla sempre più specificità di meccanismi d’azione, può tuttavia richiedere particolare attenzione in caso di comorbidità.
– L’ipnosi si pone al primo posto tra le alternative coadiuvanti o psicoterapeutiche, per la non interferenza sul delicati meccanismi di correlazione.